Milan – Atalanta 0-0: ricaduta

Ero certo che stasera contro l’Atalanta avremmo fatto fatica. Vuoi perché vincerne 4 in questo campionato è difficilissimo, vuoi per le assenze, vuoi per qualche giocatore non al meglio della condizione recuperato forzatamente. Così è stato ed è arrivato un misero punto casalingo che lascia pochi spiragli e poche recriminazioni. Due sole le note positive: l’occasione più pericolosa della partita l’abbiamo avuta noi con Luiz Adriano e nonostante tutto abbiamo tenuto, per la seconda volta in questo campionato, la porta inviolata. Per il resto Reja ha dominato tatticamente Mihajlovic che oggi è tornato a capirci poco della gara, forse pensando di vivere di rendita sulla vittoria di settimana scorsa. Viene riproposto il 4-3-3 ma senza Bertolacci e Bonaventura sono Poli e Niang a prendere i posti dei due oltre a Mexes che va a sostituire Alex di fianco a Romagnoli. Il gioco non è lo stesso e si vede subito – vuoi perché senza Bertolacci abbiamo solo Montolivo (oggi il migliore dopo Donnarumma) come fonte di gioco – vuoi perché l’Atalanta non fa l’errore di Lazio, Chievo e Sassuolo e alza il ritmo pressando alto.

Il Milan continua a persistere nello storico problema del far uscire la palla nei primi 20 metri di campo. Mihajlovic ha schierato Donnarumma proprio per questo – perché più bravo coi piedi di Diego Lopez – ma miglioramenti non se ne sono visti anche e soprattutto per l’indisciplina dei terzini e dei centrocampisti. Continua ad accadere troppo spesso, infatti, che a tornare nella propria metà campo è Bacca vanificando, di fatto, l’azione d’attacco già in partenza: non c’è un piano di uscita dal pressing avversario, con la squadra che continua ad essere spezzata in due proprio come nella gestione Inzaghi. L‘ultima squadra ad aver giocato con questo atteggiamento contro di noi è stata il Genoa coi risultati che abbiamo visto nella partita di Marassi.

Non me la sentirei di dire che è mancato Bonaventura perché Niang ha comunque fatto una buona partita pur non avendo ancora i 90 minuti nelle gambe. L’assenza di Bertolacci che stava carburando si è invece sentita molto di più, specie visto l’impiego dell’inutile Poli (su cui bisognerà aprire una parentesi, visto che ai tempi della Samp era dato come il futuro del calcio italiano). Credo che i tifosi abbiano diritto almeno ad una spiegazione sul perché José Mauri in campo non si vede mai – nemmeno in emergenza. Rimane inspiegabile stasera la gestione dei cambi, in particolare la sostituzione di Kucka e non di Poli per l’ingresso di Luiz Adriano (comprensibile, invece, quella di De Sciglio per Calabria seppure in due non fanno un terzino). Col senno di poi, viste le assenze, sarebbe stato più opportuno per la gara odierna virare su un 4-4-2, magari con Montolivo e De Jong affiancati in mezzo al campo vista la situazione di emergenza ed utilizzare insieme le due punte che si sono sempre trovate bene tra loro.

La prestazione odierna è quindi figlia oltre degli infortuni anche di un calo generale di Cerci rispetto alle ultime prestazioni che ha isolato in un solo colpo Bacca e neutralizzato i palloni che Montolivo riusciva a giocare verso l’attacco (unico a farlo, visto che sia Poli che Kucka tendevano a giocare verso lui o la difesa). Partite così ci possono anche stare in un campionato, specie in situazione di emergenza, ma non possono e non devono diventare la norma. Spiace che dopo una settimana positiva torneranno fuori dalle fogne i soliti conigli noiosi, pesanti e ripetitivi che evidentemente non aspettavano altro. Questa è una squadra che ha ancora parecchi problemi psicologici e ha bisogno di essere sostenuta: la settimana appena passata ha dimostrato che se non ci si culla sugli allori nessun traguardo è precluso. Tra sosta e sosta il Milan realizza 11 punti su 15 disponibili: mi sentirei di dire che è un buon risultato, vista la situazione di partenza, in attesa delle solite cassandre. Importante quindi sfruttare questi 15 giorni per recuperare gli infortunati e poi vedere cosa succede a Torino, nuovo crocevia del nostro campionato.

MILAN – ATALANTA 0-0
Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio (1′ st Calabria), Mexes, Romagnoli, Antonelli; Kucka (18′ st Luiz Adriano), Montolivo, Poli; Cerci, Bacca, Niang (27′ st Honda). A disp.: Abbiati, Livieri, Rodrigo Ely, Zapata, Mauri, De Jong, Nocerino, Suso. All.: Mihajlovic
Atalanta (4-3-3): Sportiello; Raimondi, Toloi, Paletta, Dramé (19′ Bellini); Grassi (26′ st Carmona), De Roon, Cigarini; Moralez, Pinilla (45′ st Denis), Gomez. A disp.: Bassi, Stendardo, Cherubin, Brivio, Masiello, Conti, Migliaccio, Kurtic, D’Alessandro. All.: Reja
Arbitro: Giacomelli
Ammoniti: De Sciglio, Mexes, Calabria, Bacca (M); Cigarini, Pinilla, Gomez, Carmona (A)

17 commenti

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  1. Più o meno l’ho vista così!

    Donnarumma è stato il migliore in campo in senso assoluto. Questo va salutato come l’autentica vittoria di questa sera.
    Il ragazzo riporta alla memoria Lorenzo Buffon che a 21 anni era il miglior portiere europeo.
    Se Gigio giocasse la Champions League lo si potrebbe tranquillamente segnalare tra i migliori interpreti europei nel suo ruolo.
    Fatto salvo il portiere il resto della squadra ha fatto due passi indietro rispetto a Roma.
    Purtroppo le assenze sono state determinanti così come i giocatori che hanno giocato nonostante gli infortuni non gli avessero consentito di allenarsi al meglio.
    Succede ed ora è inutile fare processi perché questa sera la squadra ha fatto il massimo al cospetto di una avversaria aggressiva manco si stesse giocando una finale di Coppa!
    Ma con Reja è sempre così! Sono anni che viene a San Siro cercando di vincere in tutti i modi e con tutti i mezzi.
    Questa sera poi sbraitava continuamente ed in maniera scomposta.
    Si lamentava con il suo corregionale Giacomelli? Forse pensava che con un così importante talismano degli orobici, 5 partite vinte, 1 sconfitta ed il pari di questa sera, lui credeva che la sua squadra potesse vincere ancora?
    Ma in porta nel Milan c’era un fenomeno…nonostante i soliti Preti e Giacomelli!

  2. STUPRATI da un squadra che ha preso tre pappine dal Bologna.

    Godo, godo, godo per i minorati mentali col cervello in subaffitto che erano tornati a parlare di terzo posto. Sucate, intenditori della minchia.

    Bentornato a Niangone, io l’ho sempre supportato e in lui ci credo.

    1. Godo, godo, godo per i minorati mentali col cervello in subaffitto che erano tornati a parlare di terzo posto. Sucate, intenditori della minchia.

      In effetti è uscita dalla fogna un bel po’ di gente che settimana scorsa era a lutto.

  3. Donnarumma è stato il migliore in campo in senso assoluto. Questo va salutato come l’autentica vittoria di questa sera.

    AHAHAHAH, Borgofresco, ma vattene affanculo, va!

    1. Naturalmente non ti auguro di farlo con una bella donna. Ma ad uno, come te, al quale gli argomenti femminili non interessano posso solo augurare di mandare a farsi fottere! Penso sia la massima aspirazione che può avere uno squallido. ps Ma perché non vai al cinema piuttosto che masturbarti mentalmente, parlando di Milan, ed offendendo stupidamente chi non la pensa come te?

  4. l’occasione più pericolosa della partita l’abbiamo avuta noi con Luiz Adriano
    Ma la doppia palla gol di Cigarini l’hai vista ho ti eri perso all’ammirazione del tuo grande campione-capitano?
    Non me la sentirei di dire che è mancato Bonaventura perché Niang ha comunque fatto una buona partita
    Niang ha fatto una buona gara, ma non fa nulla di quello che fa Bonaventura, cominciando che è rimasto sempre e solo largo sulla fascia.
    Per il resto abbassiamo le alucce e torniamo a lavorare pensando che non siamo una squadra di campioni, ma di gente più o meno scarsa con qualche eccezione.

    1. Non siamo una squadra scarsa. Non siamo meno scarsi dell’Inter che ha più senso di noi. Finché i tifosi continueranno a dare all’organico le colpe di prestazioni come ieri non si va avanti. Non servono Iniesta o Xabi Alonso per battere l’Atalanta.

      La palla di Cigarini è stata salvata dal portiere. Quella di Luiz Adriano da un difensore.

      1. Ho scritto la doppia palla gol. La prima parata, la seconda malamente e fortunatamente per noi alzata sopra la traversa a un metro dalla porta. Un minimo di obiettività.
        Mica ho dato la colpa all’organico, l’ho data a chi ha costruito l’organico. E in un altro commento ha chi ha permesso, a chi ha costruito l’organico, di poterlo ancora fare.

        1. Eh già.

          Bisognava costruire un organico con Xavi ed Iniesta per battere l’Atalanta a San Siro.

          La vittoria con la Lazio ha mostrato tutte le potenzialità di questa squadra. Sta a chi l’allena farla rendere sempre così. Se la rosa è scarsa non vinci in quel modo a Roma.

        2. Diavolino, ho visto uno spezzone di sampdoria-fiorentina, pensi che noi riusciremo mai a giocare come i viola? La differenza è solo Paulo Sousa?

        3. Sicuramente non la rosa. Solo borja Valero sarebbe titolare da noi.

        4. Nella Fiorentina gioca Borja Valero da anni e come Pirlo nella Juve
          Ha insegnato alla squadra il gioco .Non aggiungo commenti .
          Su Berlusconi provo i tuoi stessi timori e le tue stesse speranze.

        5. Dopo la risposta di Diavolino sono molto più sereno. Lotteremo per lo scudetto fino alla fine.

  5. Certo che preferire Kucka a De Jong , fare il 4/3/3 con Niang al posto di Bonaventura anziche’ passare al 4/4/2 ,lasciare Adriano fuori , sono scelte assolutamente sbagliate .

  6. Se il migliore dopo donnarumma è stato montolivo pensa te come siamo messi

  7. RIBADISCO LA CONDANNA AL COMPORTAMENTO DI MIHAJLOVIC NEI CONFRONTI DI DE JONG . PENSO SIA INDOTTO DA MONTOLIVO E GALLIANI.
    STIAMO PERDENDO PNTI E PARTITE PER QUESTO OSTRACISMO CHE PAGHEREMO MOLTO CARO . VEDERE UN CARNEADE COME KUCKA TITOLARE E NIGEL IN PANCHINA SENZA GIOCARE OFFENDE IL BUON SENSO . SI PASSI SENZA INDUGIO AL 4/4/2 .SONO TRE ANNI CHE LO ASPETTIAMO .

  8. Se il migliore dopo donnarumma è stato montolivo pensa te come siamo messi

    Io di Mongolivo ricordo uno splendido numero a centrocampo, seguìto da un cambio di giuoco sbagliato tipo di 15 metri. Patetico.

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