Destinazione Tricolore: la riscossa delle cenerentole

Altra giornata, e altra vittoria di misura dell’Inter che vola in testa a +3 sulla Fiorentina. Ma sono due le vere notizie del turno che dà inizio all’autunno: il Milan che finalmente riesce ad aver la meglio sulle medio-piccole, cosa riuscita l’anno scorso solo con le squadre poi retrocesse, e l’ennesimo fiasco della Juventus che si trova ora a 10 punti dalla vetta: punti che “costano” sempre più cari.

Diciamocelo: il fischio finale di martedì ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Dopo aver assistito a obbrobri tipo l’ultimo Milan-Verona, va bene anche così (l’importante, nel calcio, è fare un gol più degli altri). Mi sento di spezzare una lancia a favore di Mihajlovic: il cambio sbagliato Calabria-Alex è frutto anche del linciaggio subito dal serbo nel post-Fiorentina, dopo l’espulsione di Rodrigo Ely. In quell’occasione lo si accusava (giustamente) di non aver cambiato il difensore già ammonito e sempre superato da Kalinic, ora di aver tolto un giocatore già ammonito; fatto sta che i tre punti sono arrivati, e con essi la prima vittoria in trasferta. Mercoledì sera, il grosso delle partite. Bene Sassuolo e Chievo, che sconfiggono rispettivamente Palermo e Torino e si lanciano al terzo e quarto posto, il piatto forte della serata era offerto da Sampdoria-Roma. Vincono i blucerchiati, per 2-1, grazie a una goffa autorete di Manolas dopo che le due squadre stavano avviandosi al più classico dei pareggi e, anzi, la Roma attaccava un po’ di più. Critiche a Garcia, mentre è già dimenticata la crocifissione di Zenga nel post-Vojvodina: potere dei risultati.

Le piccole corsare Carpi e Frosinone si regalano un punto ciascuna contro due big del nostro campionato come Napoli e Juventus; nella prima partita, interrotta pure dagli idranti del Braglia, Callejon segna ma il gol viene giustamente annullato e alla fine ai biancorossi lo 0-0 va bene (-1 da una zona salvezza che non decolla). Analogo destino per i ciociari, che con una buona dose di fortuna -due traverse bianconere, parecchi gol sfiorati, ma anche un mani dubbio di Barzagli in area, va detto- portano a casa il primo punto della loro storia in A. E non in uno stadio qualunque, ma a Torino, allo Juventus Stadium. 1-1, e la media punti di Allegri resta di 1 punto a gara: un po’ pochino. 1-0, come detto, dell’Inter in casa col Verona; i gialloblu trovano una traversa clamorosa con Sala un minuto prima che Felipe Melo segni il gol della vittoria. La doppia sfida sul binario Genova-Roma finisce pari e patta: la Lazio sconfigge per 2-0 il Genoa -che perde per squalifica Cissokho e Pandev domenica- mentre la Fiorentina, meno appariscente per nomi e gioco rispetto a quella di Montella ma molto più efficace, stende il Bologna sempre all’inglese e vola al secondo posto. Per chiudere, l’Atalanta espugna Empoli nella più classica sfida salvezza, per lo 0-1 firmato Toloi.

Risultati 5^ giornata: martedì Udinese-Milan 2-3; mercoledì Carpi-Napoli 0-0, Chievo-Torino 1-0, Fiorentina-Bologna 2-0, Inter-Verona 1-0, Juventus-Frosinone 1-1, Lazio-Genoa 2-0, Palermo-Sassuolo 0-1, Sampdoria-Roma 2-1; giovedì Empoli-Atalanta 0-1.

Classifica: Inter 15, Fiorentina 12, Sassuolo 11, Chievo, Sampdoria e Torino 10, Milan e Lazio 9, Roma e Atalanta 8, Palermo 7, Napoli 6, Juventus 5, Empoli 4, Verona, Udinese, Genoa e Bologna 3, Carpi 2, Frosinone 1.

1 commento

  1. A mio modo di pensare al momento la differenza tra il Milan e le squadre di testa è stabilita da alcune decisioni arbitrali assai penalizzanti per I Rossoneri e mai per le avversarie che ora godono di effimera notorietà. La realtà è che gli altri di Milano praticano un giuoco vomitevole e che sono lassù soltanto grazie a benevole interpretazioni regolamentari. Le due squadre catenacciare si trovano in testa alla classifica nella cosiddetta esaltazione Mourinhiana del gioco sparagnino e all’italiana vecchia maniera. Non darei per morte le tre favorite dell’inizio torneo così come non escluderei, arbitri permettendo, un reale inserimento del Milan, con questo Balotelli ‘rinsavito’, nella lotta per il titolo. Vedremo al momento dominano le squadre che fanno un giuoco brutto e poco spettacolare. Faremo come dice ‘Killer Melo’ andremo al cinema perché se le prime due sono quelle è meglio vedersi un film muto che guardare una partita di calcio!

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