Palermo – Milan 1-2: una piccola svolta

Non era facile venire a vincere a Palermo. Non lo era poiché non vincevamo fuori casa da Verona, ultima occasione in cui peraltro si sono vinte due gare consecutive. A Palermo può esserci stata una piccola svolta in questo senso, non solo sul piano del risultato ma anche e soprattutto sul piano del gioco. Il primo tempo è stato inguardabile, a tratti è sembrato di rivedere il peggior Milan della stagione. A dire la verità non fa molto nemmeno il Palermo creando comunque un’occasione colossale, quella del gol mangiato da Vazquez. Il Milan nei primi 45′ produce un paio di azioni pericolose: il tiro di Destro, di poco a lato, ed il gol di Cerci – non un bel gol, forse anche fortunoso, ma un gol da centravanti perché per buttarla dentro, comunque, bisogna essere lì. La sensazione che lascia la prima frazione è comunque quella di una squadra con metà dei suoi componenti – probabilmente quella che non sarà riconfermata – mentalmente in un altro luogo.

Nel secondo tempo il copione è completamente diverso: si gioca a calcio da una parte e dall’altra. Da una parte e dall’altra perché giochiamo e anche bene sfruttando ripartenze e superiorità numerica. Segniamo il 2-0 con Destro, ingiustamente annullato prima di subire un pari in maniera molto ingenua con Bonaventura che recupera palla e la perde poiché invece di proseguire nell’azione si assicura che l’arbitro non fischi fallo. Come accaduto con il Cagliari però c’è una reazione mentale differente dalle altre partite – subito il pari la squadra non arretra e non cambia di un millimetro l’atteggiamento tattico arrivando a trovare quel 2-1 meritato con un Menez capocannoniere pagato – ricordiamolo – zero euro.

Menez rimane un giocatore irritante. Personalmente avrei tolto lui e non Cerci e non avrei messo Pazzini per come si stava sviluppando la partita in quel momento. Però poi gli basta una giocata e te la risolve – specie quando gioca largo (quante partite e punti buttati col falso 9…). Menez è capocannoniere della serie A e ha messo il suo zampino su almeno 10-15 punti del Milan – quindi, di fatto, ha ragione lui. Certo, potrebbe essere integrato meglio negli schemi e fa incazzare per quasi tutto il resto della partita così come Balotelli e così come Ibra prima di lui. Ma non può essere il problema del Milan un giocatore del genere, mai nella vita.

A livello di singoli Van Ginkel sembra essere uscito dal torpore che lo aveva avvolto a Gennaio dove nelle due partite in cui era stato schierato era risultato nettamente il peggiore della squadra. Possiamo permetterci di non far forzare il recupero a Montolivo, che resta un giocatore fondamentale in quanto uno dei pochi di livello internazionale della squadra evitando così altre partite non all’altezza del Capitano sperando si possa riprendere al meglio per il finale. Finalmente si è visto un Cerci in una forma accettabile, forse il migliore in campo oggi – un Cerci che ha dato profondità all’azione anche dall’altro lato del campo, cosa risultata decisiva, insieme ad una buona prova di entrambi i terzini. L’unico giocatore deludente oggi è stato, paradossalmente, Jack Bonaventura insieme a un De Jong appena sopra la sufficienza e con la testa probabilmente a Manchester. Rimane il suo equivoco tattico il grosso problema di un Milan che sa giocare solo a ripartenze e lanci lunghi, non riuscendo mai a far uscire correttamente la palla dalla difesa.

Possiamo tornare a guardare la classifica che dice che dopo 10 giornate abbiamo solo un punto in meno del girone di andata (15 contro 16) e siamo quinti nel girone di ritorno con una concreta possibilità di lottare per entrare in Europa League (attenti alla licenza UEFA della Samp, voci di corridoio la danno come il nuovo Parma). Abbiamo cinque punti in più dello scorso anno – a questo punto della stagione, infatti, il Milan era dodicesimo con 36 punti ad 11 da Inter e Parma. Lo scorso anno mancammo l’Europa League per un solo gol – quest’anno crederci è d’obbligo vista la situazione attuale e il momento non buono del Napoli con cui abbiamo lo scontro diretto a favore: molto dipenderà dalle prossime due partite con Sampdoria ed Inter.

PALERMO-MILAN 1-2 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Cerci (M) al 37’ p.t.; Dybala (P) su rigore al 27’, Menez al 38’ s.t.
PALERMO (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Vitiello, Lazaar; Rigoni, Jajalo (dal 44’ s.t. La Gumina), Barreto (dal 9’ s.t. Chochev); Vazquez, Quaison (dal 13’ s.t. Belotti); Dybala. (Ujkani, Milanovic, Ortiz, Terzi, Daprelà, Bolzoni, Maresca, Della Rocca, Joao Silva). All. Iachini.
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Van Ginkel, De Jong, Bonaventura; Cerci (dal 32’ s.t. Suso), Destro (dal 32’ s.t. Pazzini), Menez (dal 47’ s.t. Poli). (Abbiati, Gori, De Sciglio, Bonera, Alex, Bocchetti, Albertazzi, Mastalli). All. Inzaghi.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: spettatori 15.113. Ammoniti Abate (M), Vitiello (P), Paletta (M), Jajalo (P) e Mexes (M) per gioco scorretto. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

9 commenti

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  1. Molto interessante Diavolino la statistica finale.
    Come ho detto in un altro commento, se questa squadra si sgombra la testa da paure e rimpianti, può fare un buon finale di campionato. Calendario però non proprio agevole.
    Spero solo che questo non voglia dire la riconferma di Pippo.

  2. In questo staff tecnico e/oin questa Societa’ c’e qualcuno cui non piaccino i campioni , tantomeno i fuoriclasse e di conseguenza nemmeno il gioco condotto per vincere . A questo o questi qualcuno Pippo Inzaghi deve la maggior,parte dei suoi guai . E noi la maggior parte della nostra bile . Tutto e’ iniziato con la partita di andata persa con la Juventus. Il Sig.Qualcuno ha convinto il debole e colpevole Pippo ad abbandonare il suo modo decente di far giocare la squadra e votarsi ad un cosiddetto ” gestire la partita ” indecente e vomitevole . Io non so chi sia il Sig. Qualcuno ma ho fatto due cattivi pensieri che vi sottopongo , pronto a chiedere scusa se mi dimosrate che sbaglio . Ho pensato che si dovesse trattare di persone piu’ che prudenti , un po’ complessate . Vissute ,come dire , all’ombra di altri molto piu’ bravi e osannati . Speculativi e non solari . Meglio non rischiare che poi se perdo ……. . Ora mi sembra che questa rovinosa influenza si sia dissipata e Pippo stia tornando all’antico . Certo giocare con Baresi e Maldini , cosi’ come vivere all’ombra di un Titano come Il nostro Presidente qualche complessino lo comporta .
    Certo che negli ultimi anni di Campioni e Fuoriclasse ne abbiamo rovinati.
    Certo che criticare Menez va nella stessa direzione .
    Altrettanto certo e’ che pure in questo blog fanno capolino i piagnucolii piccini piccini di chi invidia e detesta i migliori .
    Quanti rimpianti !!!

  3. Fra le tante cose tutte condivisibili, come al solito, l’unica cosa su cui dobbiamo sintonizzarci è la valutazione di Ménez che io ritingo un fuoriclasse assoluto e tu un mezzo giocatore. Vedremo chi ha ragione. Ma vengo alla nota dolens Jack Bonaventura. Oggi mi ha deluso, forse perché non gradisce fare la mezzala, al di la della brutta prestazione. Non starà mica montandosi la testa? Due suoi erroracci potevano costare carissimo al Milan. Nel primo Jack perde palla malamente a centrocampo, Mexes va in bambola e per fortuna Vazquez sbaglia il più facile dei gol. Nel secondo caso è anche peggio perché l’ex Atalanta si ferma ingenuamente aspettando il fischio dell’arbitro. Cosi manda in ambasce la difesa che la fa grossa con Paletta che commette una ingenuità da dilettante. Poi lui quello che io considero un fuoriclasse Jéremy Ménez. Poi ancora un Cerci ai migliori livelli ed una squadra che ha tenuto per 95’… cosa si vuole di più in questo momento?

  4. Diavolo scrive :
    ” e fa incazzare per quasi tutto il resto della partita così come Balotelli e così come Ibra prima di lui. Ma non può essere il problema del Milan un giocatore del genere, mai nella vita.”
    A) ma veramente Ibra ti faceva incazzare ? Non so piu’ cosa pensare ……
    B) certo che un giocatore che ti fa incazzare ma non puo’ essere MAI un problema nella vita …. Boh !?! Poi mi spieghi perche’ ti incazzi con quelli che non sono un problema e magari non ti incazzi con certe pippe che sono raccomandati di ferro ma sono un grande problema .
    A buon intenditor …..

  5. Dai, ancora una vittoria e scatta il rinnovo con prolungamento per Pippetta.

    Poi “la squadra è altamente competitiva così, i nostri rinforzi si chiameranno El Segawy e Merdolivo”.

    E magari si realizza il mio sogno: il Presidente Berlusconi che riporta il Milan dove l’aveva lasciato, in serie b. Per poi intascare il grano e andarsene fuori di scena. E poi provateci voi a risalire e vincere senza di Lui.

    1. Voglio parlare da freddo osservatore di fatti e non da tifoso . Se ci riesco .
      In qualunque altro paese del mondo la tifoseria di una squadra che ha un presidente che ha vinto quello che ha vinto Berlusconi , lo adorerebbe e seguirebbe come un profeta . In qualunque paese ma non in Italia . Questo e’ in dato di fatto , indiscutibile
      ed incontestabile . Per rispodere al tuo commento mi chiedo cosa penserei io se fossi al posto di Berlusconi. Al posto di essere adorato per una serie di trofei senza pari al mondo , sono sopportato , odiato , non si vede l’ora di sbarazzarsi di me e di mia figlia , si cerca di dare il merito di quello che ho realizzato a qualche paraculo succhiasangue di collaboratore , si complotta e si trama per fregarmi la squadra a quattro soldi , mi si ricatta in qualche modo , si approfitta di momenti complicati della mia vita per farmi sfondapiedi . Beh , La Paura , io al tuo sogno penserei spesso , ti confesso in sincerita’ . E quindi spero che Silvio sia piu’ buono e paziente di me .
      Quello che potrebbe poi succedere senza di Lui basta che guardiamo ai cari cuginetti ed alla Roma . Nulla ! Senza il cuore e la passione della proprieta ‘ il Calcio non vive . E’ un’industria anomala , produce sentimenti , non oggetti o servizi .
      Questa puzzolente ondata gialla dentro e fuori e’ un pericolo peggio del colera ,
      Ciao , La Paura fa 180 .

      1. Victor,
        a me è stato insegnato che quando si finisce di usare qualcosa, la si deve riporre laddove la si è presa.

        Quindi, il punto in cui il Presidente Berlusconi deve lasciare il Milan è ben chiaro nella mia mente.

        1. Risposta arguta ma sibillina .

          • sadyq il 5 Aprile 2015 alle 22:17

          Risposta arguta un paio di coglioni!
          berluscazzo ha preso quanto ha dato, se non di più. Quindi la cosa migliore che dovrebbe fare, questo merdone, sarebbe quella di consegnarlo nelle mani migliori possibile ed accertarsi con la massima sicurezza della cosa, visto che a lui, ormai, del Milan non gli frega più un cazzo e l’ha spremuto fino all’osso!

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