Milan – Cagliari 3-1: non sempre si può perdere

Che le partite con Zeman, in fondo, sono tutto tranne che tattica lo sappiamo. La notizia è che abbiamo vinto e l’abbiamo fatto anche con una prestazione buona: la vittoria col Cagliari era facile ma soprattutto non scontata ricordando la gara d’andata. La notizia è che per una volta nonostante la rimonta subita abbiamo reagito, tenuto fino al novantesimo e finto in crescendo dando continuità al primo tempo di Firenze anche grazie alla minore caratura dell’avversario. Abbiamo giocato a ritmi alti e nonostante questi ritmi abbiamo tenuto 90 minuti ed è già una notizia rispetto alle uscite degli ultimi due mesi. Parlo di condizione fisica perché di tattico c’è veramente poco: due squadre lunghissime, molti lanci lunghi e centrocampo ripetutamente saltato da entrambe le parti – se c’era una squadra contro cui potevamo giocare bene quella era il Cagliari.

Il resto è qualche giocata in più a livello individuale come quella del gol di Menez o quella del calcio d’angolo di Mexes, la prima buona partita di Van Ginkel della stagione ed un Poli che seppur coi suoi limiti riesce a recuperare palloni importanti e creare una importante superiorità numerica. Nonostante la pesante assenza di Bonaventura il centrocampo stasera ha funzionato e ha funzionato bene nei pochi casi in cui è stato chiamato in causa. L’episodio che gira a nostro favore la partita è indubbiamente l’ingresso di Cerci per Honda che riesce, in condizioni di superiorità numerica, a procurarsi lo spazio per prendere rigore (inesistente) prima e lanciare altri due contropiedi poi.

Credo che da questo punto di vista la gestione Honda-Cerci sia giusta nonostante la non buona partita del giapponese – che non gioca malissimo perché è uno dei pochi centrocampisti capace di creare la superiorità con un recupero o con un passaggio, il problema è che immediatamente dopo vanifica tale superiorità creata con una cazzata sesquipedale. Cerci però riesce a spaccare la partita solamente quando entra dalla panchina, sfruttando la maggior freschezza contro squadre stanche mentre è stato deludente le volte in cui è stato schierato dall’inizio. Non si spiega, invece, la gestione di Mattia Destro che è obbligato ogni volta a lasciare spazio al cadavere di Pazzini facendoci giocare in 10.

La classifica dice che i punti sono 38 prima della sosta – fallimentare per una rosa che in questo momento ne dovrebbe avere 10-12 in più (a proposito – Menez capocannoniere del campionato a zero euro, un’altra grande dimostrazione dell’incompetenza di Galliani, no?). Dice che siamo settimi, presumibilmente ottavi visto che il Genoa dovrà recuperare col Parma ma domani ha la Juve ed è presumibilmente la massima posizione a cui possiamo ambire sotto questa gestione tecnica. La magra, magrissima consolazione è che sarebbe un miglioramento rispetto all’anno scorso – ma non vedo perché ciò debba essere positivo.

Non commento il comportamento della Curva. So solo che le proteste sono state vane visto non solo che oggi la capienza è stata superiore a quella di Milan-Verona di ben 10mila spettatori ma anche e soprattutto perché altri settori oggi erano stranamente molto più pieni, come se fossero rientrati da altre parti. Avrei preferito una protesta molto più attiva come quella dell’ultima giornata dell’anno di Leonardo ma è evidente che ad oggi la curva sud non è in grado di farla, forse per mancanza di controllo. La stessa curva il cui capo, nel 2012 diceva Facile salire sul carro quando si vince: è adesso che la squadra ha bisogno del sostegno dei tifosi ed oggi organizza una protesta facendo mancare tale sostegno. Ad ogni modo questa vittoria è anche per voi. Fateci solo il piacere di essere coerenti con le vostre parole – e non rientrare più.

MILAN – CAGLIARI 3-1
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Mexes, Paletta, Antonelli; Poli, De Jong (42′ st Essien), Van Ginkel; Honda (25′ st Cerci), Destro (28′ st Pazzini), Menez. A disp.: Abbiati, Gori, Albertazzi, Bonera, Bocchetti, Alex, Mastalli, Muntari, Suso. All.: Inzaghi
Cagliari (4-3-3): Brkic; Gonzalez (1′ st Joao Pedro), Ceppitelli, Diakitè, Avelar; Donsah, Crisetig, Ekdal; Farias, Sau, M’Poku (21′ st Cossu). A disp: Colombi, Murru, Cragno, Pisano, Rossettini, Dessena, Conti, Husbauer, Cop, Longo. All. Zeman
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 21′ Menez (M), 2′ st Farias (C), 4′ st Mexes (M), 33′ st rig. Menez (M)
Ammoniti: De Jong (M); Crisetig, Gonzalez, Ceppitelli, Farias (C)