Lazio – Milan 3-1: la partita tattica

Non c’è che dire, coerenti sia nel risultato che nel gioco espresso, dove la squadra continua a non avere, almeno, quella “bava alla bocca” che tanto viene sbandierata dal mister. Tutto questo si sintetizza nella “sbroccata” di Mexes, facendoci capire che l’allenatore non ha più in mano lo spogliatoio, evidenziato anche diverse settimane fa con gli episodi di Pazzini e Muntari. Sempre più solo Pippo, che adesso ha i giorni contati.

Cosa dire della partita? Beh, se Basta non regalava il pallone a Menez non riuscivamo neanche a segnare, perchè nei restati 85 minuti non riusciamo a costruire neanche un occasione da goal. Per ricollegarci al precedente discorso, riguardante la voglia che Inzaghi chiede ai propri giocatori, si vede tutta nei primi 5 minuti della ripresa, dove la squadra si scioglie come un ghiacciolo al sole. Le difficoltà si iniziano a far sentire quando la Lazio cambia il proprio modo di giocare la palla: se nel primo tempo cercavano esclusivamente la verticalizzazione su Klose, nel secondo muovono la palla velocemente cercando spesso e volentieri la triangolazione con l’esterno offensivo, facendo saltare le marcature milaniste, trovando on facilità il cross verso il centro.

Quello che mi dà più fastidio, invece, è vedere finalmente un costruttore di gioco in mezzo al campo, che però viene lasciato solo quando entra in possesso di palla, diventando facilmente pressabile non avendo la possibilità di appoggiarsi ai suoi compagni di reparto. Da questo errore nasce il secondo goal laziale, perchè Montolivo, non avendo altro che il passaggio arretrato al centrale per non perdere la palla, favorisce Klose che aveva capito tutto in largo anticipo. Ecco che si rivede il Milan di Allegri, dove i giocatori si appoggiavano a Montolivo e lo abbandonavano al pressing avversario, mettendolo in difficoltà e diventando l’anello debole della squadra.

Ma sul 2-1, partita ancora aperta, abbandoniamo il terreno di gioco:

  • terzini che non ripiegano più quando viene perso il pallone, scoprendo il fianco alle discese di Mauri e Candreva, che avranno vita facile;
  • squadra spezzata a centrocampo, Montolivo si trova a fare il terzo centrale con Van Ginkel che si alza troppo quasi a fare una sorta di trequartista (zona di campo già occupata da Menez);
  • esterni troppo larghi che cercano la giocata individuale, invece di sfruttare con un cross la presenza di Pazzini in area di rigore.

Ho letto di tutto nelle ore successive alla partita, dove i tifosi si “divertono” a chi affibbiare la colpa. Ebbene la maggiore è dell’allenatore, il quale dovrebbe far rendere al meglio l’organico che ha a disposizione, e questo non sta avvenendo.  Ma siamo arrivati a questo punto grazie ad una dirigenza che non ha fatto nulla per tenere ad alti livelli la nostra squadra del cuore, facendola diventare niente rispetto a quella che era sul tetto del mondo meno di dieci anni fa; questo dimostra che non ha a cuore il futuro della propria società.

I migliori:

  • Menez, Poli e Bonaventura: per tutti e tre vale lo stesso discorso, sono gli unici a crederci e a voler dare il massimo.
  • Mexes: tralasciando l’episodio dell’espulsione e il putiferio che ne consegue, anche lui non voleva affatto perderla la partita di ieri. Ma avendo un carattere troppo esplosivo, si ritrova a essere indicato come il peggiore sotto il profilo umano.

I peggiori:

  • Alex: è allo stesso tempo sia fuori forma, che fuori dalla partita. I pericoli arrivano da sue disattenzioni.
  • Inzaghi: sta facendo poco per non far affondare la nave, e quel poco non sta portando a nessun risultato.

 

11 commenti

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  1. Sono abbastanza in sintonia con te ad eccezione della disamina su Montolivo. Se i compagni di squadra non gli danno fiducia e lo mettono sempre in difficoltà avrà qualche significato? Questo atteggiamento della squadra è un indice di sfiducia nei suoi confronti? Certamente nel fututo si dovrà assolutamente scartare l’ipotesi di vedere Montolivo ed Essien assieme. Formano realmente un ‘duo moviola’, che rimane in balia dell’aggressività avversaria(a lui avevo dato la scusante del grave infortunio patito ed il conseguente lento recupero fisico). Comunque da quando è rientrato Montolivo. a Genova lo si è visto in maniera eclatante, il Milan ha fatto meno di un punto a partita. Poi anche al tirorno da Dubai Missiroli ha messo in grave ambasce sia Montolivo che Essien. Risultato due inopinate sconfitte brucianti. Ieri sera ha commesso errori non gravissimi ma ha il torto di aver regalato il secondo gol alla Lazio. Mi pare imbolsito persino nello ‘smistamento veloce’, non una sua caratteristica eccelsa. Ma lascia a desiderare anche nei coss e nei passaggi smistanti(ieri sera ha dato a Ménez una palla ‘lunga’ che in altri tempi sarebbe stato un passaggio gol smarcante. Montolivo ha anche il difetto che non gradisce giocare in un modulo 4-2-3-1 ed è in ambasce quando gioca centrale in un 4-3-3 dove neppure Prandelli,in nazionale, lo impiegava. Se vogliamo dare la colpa ad Inzaghi, di questo disastroso Montolivo, ci sta. Se vogliamo dire che ci vuole almeno un anno perché lui possa tornare, dopo l’infortunio, ai suoi livelli migliori, ebbene anche questo ci sta. Ma l’attuale dato sui punti conquistati dal Milan, quando lui era impiegato dall’inizio nella formazione base, e sconfotante! Se poi si tiene conto dell’unica partita vinta, bene, in Coppa Italia, non si può nascondere che il Milan ha giocato meglio quando lui non c’era oppure era relegato in panchina. Si può affermare che meglio sarebbe se lui tornasse titolare quando avrà maturato la migliore condizione fisica così da essere realmente utile a questa sgangherata squadra! Certamente quarda ‘ nudo e crudo dato, i punti conquistati dal Milan, quando Montolivo è stato schierato titolare nella formazione base, sono un dato sconcertante!

  2. Strano, non hai parlato delle due partite con Napoli e Roma, e anche in quelle due è partito da titolare. Per me non è una sfiducia, ma un semplice errore tattico: non riusciamo ad avviare un azione corale, se tu cedi il pallone a un compagno devi essere il primo tra tutti gli altri a farti trovare quantomeno libero per ricevere il pallone(come alleggerimento del pressing oppure per creare superiorità).

  3. La prima e peggiore cazzate del duo degli orrori Galliani / Allegri e’ stata quella di credere che Montolivo potesse essere il nuovo Pirlo . Invece e’ il sosia di Aquilani
    E nulla piu’ . E’ talmente evidente , peraltro confermato dalle scelte di Prandelli , che solo dei perfetti incompetenti potevano sbagliare . Gente che non ha mai visto giocare Dino Sani , Schiaffino , Suarez ….

    1. Infatti Monto c’era all’Europeo (finale), alla Confederation (3°) e non al mondiale.

  4. Qualcuno ha notato che senza De Jong si balla in difesa e senza Honda si perde ogni equilibrio e con Montolivo tutte e due queste cose sono assicurate ?

    1. Senza De Jong siamo solo arrivati terzi due anni fa.

  5. Montolivo è indifendibile, poteva passare a vanginkel sulla fascia (credo fosse lui), poteva cercare di procurari un fallo, poteva scartare sulla sinistra ingannando facilmente il suo marcatore o procurandosi un fallo(come probabilmente avrebbe fatto Pirlo), infine poteva anche passarla al difensore arretrato, ma la questione è che lui il passaggio lo sbaglia malamente fornendo un perfetto assist filtrante per klose.

  6. No voglio stancare con troppi approfondimenti e mi limito a ripetere che la scelta del 4/3/3 e’ stato un errore aggravato dalla strampalata teoria del giocare ” a piedi invertiti ” . Un errore con conseguenze gravi perche’ sono stati acquisiti doppioni in quantita’ di esterni trascurando altri ruoli dove si pensava sbagliando di essere forti .
    Ora che rientra Honda che ne facciamo di Cerci ?
    Per salvaguardare El Shaaravi dalla concorrenza in quel ruolo di Menez abbiamo inventato il falso nove e bruciato un ottimo centravanti come Torres .
    Abbiamo lasciato il centrocampo come era convinti che arrivava Montolivo e risolveva tutti i problemi . Qualche benpensante voleva perfino fare a meno di
    De Jong . E guarda i risultati ! Difesa non protetta e regia inesistente .
    Sempre con la teoria dei piedi invertiti abbiamo complicato la vita a De Sciglio , come se non bastasse lui stesso a complicarsela , e lo abbiamo perso o quasi .
    Io credo che l’unico modo di impiegere ottimizzandole le risorse di questa rosa sia cambiare subito il modulo . Spostare a centrocampo Honda e Bonaventura al fianco
    di de Jong . Montolivo al bisogno in attesa che torni un atleta . Modulo compatto e linee vicine , difesa alta . Un 3/5/2 e’ perfetto ma anche un 4/4/2 se comprano un vero terzino come Santon , per esempio .

    • boldi1 il 26 Gennaio 2015 alle 11:43

    ottimo post

    aggiungo che abbiamo giocato in dieci visto che il faraone ha passeggiato per il campo ed in nove con l’ingresso di Muntari che si è distinto per i passaggi indietro o laterali , in avanti mai .

  7. Io non so come farvelo capire, ma non è questione di posizionamento (modulo) ma soprattutto di dare dei compiti ben precisi ad ogni giocatore in campo. Se non avviene ciò puoi inventarti anche un modulo mai creato, ma ci saranno sempre 11 capre che girano per il campo.

    1. Se ci fosse un Pirlo al posto di Montolivo avemmo un allenatore in campo a sistemare le cose che dici tu .
      E’ quello che e’ successo alla Juventus . Grazie Allegri , grazie AD .

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