Milan-Udinese 2-0: la partita tattica

Dopo cinque giornate torniamo finalmente alla vittoria, meritata dal punto di vista del gioco espresso, soprattutto nel primo tempo. Semplicemente perfetto, nessuna sbavatura, ma come in ogni partita, nella ripresa abbiamo 5/10 minuti di blackout. Per fortuna, in quei minuti, stavolta ci viene concesso un rigore (dubbio) che sblocca la partita; e il resto della partita è in discesa visto che l’Udinese, dopo che viene ristabilita la parità con l’espulsione (generosa) di Essien, non riesce quanto meno a riaprire la partita.

Come detto, nel primo vediamo il miglior Milan di stagione, pensiamo e giochiamo a una velocità che non si vedeva da tempo. Quello che colpisce sono i movimenti dopo aver ceduto il pallone al compagno, che ci permette di raggiungere il limite dell’area avversaria con pochi tocchi, e inserirsi centralmente con gli esterni (Honda e El Shaarawy) e a seconda, giocare di sponda per la punta oppure palla bassa a tagliare l’area di rigore. Questi movimenti nel primo tempo ci portano vicinissimi al vantaggio, il diagonale di Menez sulla sponda di Honda e i mancati tocchi di misura sui cross rasoterra.

Quello che aiuta a sviluppare questo tipo di gioco sono l’apporto dei terzini, molto alti per tutto il corso della partita, e la posizione di Van Ginkel e Essien, che si fanno trovare sempre in mezzo al campo per far girare il pallone nel versante. In questo modo utilizziamo tutti i 70 metri di ampiezza del campo di gioco, con molti cambi di fascia e sovrapposizioni dei terzini, che si accentrano a discapito dei cross dal fondo. Con questo possesso asfissiante, teniamo l’Udinese nella propria trequarti per tutti i novanta minuti.

Dunque si sono visti solo aspetti positivi, dove Inzaghi torna al 4-3-3 abbandonando il 4-4-2 utilizzato nel derby, segno che era un cambio fatto ad oc per quella singola partita. Sabato prossimo saremo di scena a Marassi, e tutti sappiamo che posizione il Genoa occupa il terzo posto, conquistato con ottimi risultati e prestazioni; una diretta concorrente dunque, ed è ora di accorciare le distanze.

I migliori:

  • Menez: come non inserirlo fra i migliori, apre e chiude la partita; i numeri parlano chiaro, il “nueve” nel milan è lui.
  • Bonera e Mexes: per entrambi vale il medesimo discorso: quando vieni messo da parte, fai di tutto per far cambiare idea a tutti. Prestazione degna di nota per entrambi.

I peggiori:

  • Armero: se non è fra le scelte di Inzaghi c’è un motivo,  molte palle perse e passaggi sbagliati.
  • Van Ginkel: durante il primo tempo, per fare la cosa più facile impiega troppi tempi di gioco, mentre tutta la squadra girava a ritmi più alti.

2 commenti

  1. Con molta pacatezza bisogna affrontare la trasferta difficile di Genova. La ci sono molti amici ma lo sport dev’essere indifferente ai sentimenti. Bisogna dare continuità sia al gioco che ai risultati. L’obiettivo d’evessere sempre la vittoria ma questa deve arrivare attraverso il ‘giuoco’ e non per favori arbitrali o con piccoli espedienti e furbizie all’italiana. Mancherà l’uomo che è alla base di questa rinascita: Michael Essien. La perdita è gravissima ed i compagni di Michael dovranno impegnarsi allo spasimo per soperire a tale grave mancanza. Ma quella che non deve mai mancare è la volontà di dimostrare che sotto la maglia del Milan batte il cuore di giocatori che hanno sposato il progetto di Pippo Inzaghi…il progetto di ricostruzione di un nuovo grande Milan.

  2. ” quando vieni messo da parte, fai di tutto per far cambiare idea a tutti.”
    Frase che condivido in pieno . E che fa da supporto all’ intervento di Berlusconi per far giocare tutti a rotazione . Non dobbiamo perdere pezzi per strada ma motivarli e pungolarli . Specialmente i giocatori che hanno fatto vedere in passato grandi cose e non possono aver dimenticato come si gioca . Essien , Torres , El Shaaravi , De Sciglio . Tutti prima o poi torneranno ai loro livelli . Non impiegarli se non sono in condizione , Pippo caro ,arrivano critiche , si demoralizzano , la colpa ricade su di loro e tu sei costretto a metterli da parte . No . Niente indulgenza ma porta sempre aperta al momento giusto . Si chiama MERITOCRAZIA , giusto ?

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