Cagliari – Milan 1-1: la partita tattica

Molti passi indietro sono stati fatti, saremo anche terzi ma, viste le squadre affrontate dovevano essere ben altri i risultati; ora arrivano le sfide difficili. Sembra proprio che il nostro reparto offensivo, che vantavamo il più forte del campionato, si è inceppato; quella velocità di gioco che era stata espressa nelle prime giornate di campionato è andata scemando. Ieri la peggiore partita della gestione Inzaghi, non siamo riusciti a essere allo stesso livello dei ragazzi di Zeman, che ha preparato benissimo la partita.

Per l’ennesima volta in stagione, non vengono confermati i soliti undici precedenti, e avendo un unico impegno è molto strano, come se ancora Inzaghi non avesse trovato la quadratura della squadra. Lo dimostra il fatto che, ad ogni giornata, abbiamo anche il ballottaggio per il posto da portiere e a centrocampo ancora non si è visto un regista dal primo minuto, cosa che ieri sera è pesata molto. Mi sento di dire che, non si è vista nessuna nota positiva invece, al contrario sono molte le cose negative.

Per iniziare nessuno seguiva i tagli avversari tra le linea, e per tutto l’arco della partita non abbiamo preso provvedimenti su ciò e infatti arrivano così le migliori palle goal del Cagliari. La fase difensiva è stata impostata a zona lasciando molto spazio di manovra e inserimento agli avversari. Nessuno si prende la briga di seguire i tagli di Ibarbo, si vede benissimo sull’1-0; cambia qualcosa nel secondo tempo dove De Sciglio riesce a prendere in alcuni casi le misure. A centrocampo non c’è nessuna pressione su Conti che trova sempre il passaggio in profondità trovando, la maggior parte delle volte, Sau che si muove alle spalle dei nostri centrocampisti allargando le maglie della nostra difesa. Attirando così l’attenzione su di lui, non entra mai in area in tutta la partita, crea inserimenti sia per Ibarbo che per i centrocampisti.

Se questi sono i limiti difensivi, non sono da meno quelli offensivi. A centrocampo uno solo dei tre si prodiga per la fase offensiva, Bonaventura, che ci salva letteralmente le “chiappe” con il suo tiro da fuori. Davanti inutile prendersela con Torres, per lui poche palle giocabili e quelle poche se le viene a prendere lui a centrocampo lottando come un leone; cosa che Menez domenica non ha fatto. Gli esterni sempre fuori dal gioco, troppo distanti dal centrocampo e questo crea distacco fra i due reparti, che non riusciamo a colmare visto i pochi giocatori di qualità impiegati in mediana. Avrei ovviato a questo problema abbassando sulla linea dei centrocampisti gli esterni, cercando di compattare la squadra e dare un minimo di qualità, usando Honda per la costruzione dell’azione.

La prossima ci vede affrontare il Palermo, squadra in netta ripresa che è uscita dalle zone buie della classifica, terminando così questo mini tour-de-force di 3 partite; che al momento ci ha visti raccogliere solo due miseri punti. Meglio cambiare ruolino di marcia già dalla prossima.

I migliori:

  • Abbiati: si è ripreso il posto tra i pali a suon di parate, salvando il risultato in più di un occasione.
  • Bonavenura: unico a centrocampo che ha dato qualità e quantità, ne serve più di uno a centrocampo come lui.

I peggiori:

  • Per la prima volta non riesco a sceglierne soltanto qualcuno, entrano tutti sotto la sufficienza (esclusi i precedenti) una trasferta sottovalutata per quello che è riuscito a fare il Cagliari a Empoli, campo dove tutti hanno sofferto.

3 commenti

  1. Non sono troppo in sintonia con te su Abbiati che ieri sera si è confermato essere, tra i pali, uno dei più forti portieri italiani. Però sono evidenti i suoi limiti sia nelle uscite aeree(sul gol preso dal Milan la responsabilità va divisa tra De Scjglio 50%,Abbiati 30% e Rami 20%). Poi dove Abbiati è assolutamente carente, questo è gravissimo per un portiere moderno, è nel gioco con i piedi. Sul finire della partita i suoi rinvii maldestri hanno creato non pocche preoccupazioni che non possono essere cancellate dalla buona parata su Farias(chi ha seguito le giovanili interiste sapeva che Farias usa il piede destro solo per scendere dal letto, quindi con quel piede ha fatto anche troppo riuscendo ad indirizzare il pallone verso la porta milanista). Il Milan ha preso Diego Lopez perchè nel Real ha dimostrato di saper giocare con i piedi e come libero aggiunto un po come ha fatto Cragno ieri sera. Io voglio bene ad Abbiati ma lui è portiere d’altri tempi. Poi non sono in sintonia con la valutazione insufficiente che hai dato ad El Shaarawy. Il ‘Faraone’ nell’ultima parte del primo temo e nel secondo tempo ha disputato, almeno fino a quando è rimasto in campo, egregi spezzoni di gara. E’ per questo che Inzaghi lo ha sostituito? Al Milan nel 4-3-3 che Inzaghi vorrebbe proporre in mezzo al campo manca un centrocampista di qualità(lo sarà Montolivo se e quando tornerà ai suoi migliori livelli). Allora concordo con te e se non ho capito male tu proponi l’abbassamento dei due esterni(El Shaarawy e Bonaventura) sulla linea dei mediani ed in avanti una punta Torres o Pazzini suppportata da Honda o Menez. Se è questo che proponi sono assolutamente in sintonia con il tuo ragionamento.

    • sadyq il 30 Ottobre 2014 alle 23:53

    Dopo l’uscita per farfalle sul gol del Cagliari, Abbiati non la merita la sufficienza. Bonaventura a centrocampo è solo una soluzione provvisoria, perchè non mi sembra proprio il centrocampista che ci serve!

  2. Rispondo a tutti e due in merito ad Abbiati: lo ho odiato se non quanto voi forse anche di più l’anno scorso, ma visto che abbiamo preo un portiere con la p maiuscola anche lui si è rimesso in gioco. Sul goal ha meno colpe della difesa, la colpa è a monte non si può concedere quel varco a Ibarbo senza che uno fra Rami e De sciglio se ne curi.
    Riguardo a Jack è la soluzione migliore che possiamo adottare al momento per avere più qualità a centrocampo, perchè francamente mi sono stancato di giocare con tre incontristi in mediana; dunque meglio un giocatore fuori posizione ma che sappia usare testa e piedi, e non un altro falegname.
    Hai capito bene, nei casi in cui il 4-3-3 non porti soluzioni(come a Cagliari) a mio avviso serve compattare la squadra diminuendo la distanza fra i reparti, facendo si che i giocatori di qualità non perdano tempo a venirsi a prendere la palla. Quindi non più ale ma esterni di centrocampo, e sia El che Jack o Honda sanno fare benissimo, visto la facilità con cui ripiegano in fase di non possesso.
    Su El, devo dire che non mi è piaciuto quanto le prime uscite. Il lieve infortunio subito settimane fa, gli ha fatto fare molti passi indietro. La fiducia in se stessi fa fare il salto di qualità, e lui sembra averla smarrita di nuovo (vedi lo sfogo nella sostituzione a Verona).

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