Parma – Milan: LIVE! Serie A 2012/13

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7 commenti

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  1. Ragazzi è molto dura! Qui incontriamo una vera squadra condotta da un vero allenatore. Roberto Donadoni è uno dei migliori tecnici italiani che ha commeso il solo errore di diventare allenatore del Napoli. Avesse avuto pazienza sarebbe sicuramente approdato al Milan. Il Parma gioca un calcio molto volitivo ed i suoi uomini corrono e pressano come forsennati. Meritava di vincere sia con la Fiorentina che contro il Genoa. Le uniche speranze vengono dal fatto che ho visto un buon Milan contro il Cagliari. I rientri di Boateng e Robinho potranno dare una svolta positiva alla partita del Milan. Il rebus è la difesa! Il punto fermo Bonera da chi verrà affiancato?
    Nigel De Jong prosegiurà nella cresita sia della condizione che nell’affiatamento con i compagni di squadra? Montolivo crescerà nella codizione? Chi affiancherà El Shaarawy in attacco? Tanti rebus che sono propri di una formazione in via di definizione. Io sono grande estimatore di Roberto ma i miei amici bergamaschi hanno gia sbancato San Siro con il minimo sforzo e con l’aiuto di Orsato. Ecco spero solo di non vedere mai più arbitri come Tagliavento, Orsato e soprattutto Celi. Mi accontenterei di questo. Dopo sarà possibile giocarcela. Vinca il migliore e Roberto mi scuserà se spero vinca il Milan!

  2. Gianluca Rocchi è l’arbitro designato per dirigere sabato alle 18.00 allo stadio Tardini la sfida Parma-Milan. Rocchi è nato a Firenze il 25 Agosto 1973. Ha esordito in Serie A il 16 Maggio 2004 in occasione di Lecce-Reggina 2-1 e vanta 127 direzioni di gara nella massima serie. Sono 21 i suoi precedenti con il Milan con un bilancio di 8 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte. 13, invece, i precedenti con il Parma, con 5 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
    Unica nostra osservazione è che con arbitro Rocchi il Milan ha uno score da provinciale.
    Questo dato è quanto meno allarmante visti i precedenti con Tagliavento, Orsato e Celi!!!!

    Sarà un caso o forse sono le rimembranze di calciopoli, dove l’arbitro di Firenze, che appartenente alla ‘scuola fiorentina’, l’ha scampata bella contrariamente ad altro arbitro della stessa scuola.

    Tiziano Pieri (Genova, 16 novembre 1971) ex arbitro di calcio italiano.

    Iscritto alla sezione AIA di Lucca, ha esordito in Serie A il 16 settembre 2001 in
    Fiorentina-Atalanta terminata 3-1. Nel gennaio 2006 arriva la nomina ad arbitro internazionale, però, dopo pochi mesi viene coinvolto nell’inchiesta nota come Calciopoli. Sospeso per questa ragione in via cautelare dall’AIA, viene poi assolto nel corso del processo sportivo.
    In seguito, però, all’avvenuta notificazione presso di lui della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli, che gli contestò il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva (inchiesta Calciopoli sotto il profilo penale), Pieri venne ancora una volta sospeso in via cautelare dall’AIA in attesa che si chiarisse meglio la sua posizione.
    Le accuse formulate sostengono che Pieri sarebbe stato in contatto con Luciano Moggi attraverso dei cellulari forniti di schede telefoniche svizzere non intercettabili nel contenuto, e il processo si conclude in primo grado con la condanna a due anni e 4 mesi di reclusione, 22.000 euro di multa e l’interdizione per tre anni dall’accesso a luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse e l’interdizione dagli uffici direttivi di società sportive. Per questi stessi addebiti, nell’agosto 2008 viene condannato dalla Commissione Disciplinare della FIGC ad un anno e sei mesi di inibizione.
    Dopo aver arbitrato 69 gare nella massima categoria (tra cui un Inter-Roma e lo spareggio promozione della serie B 2006 tra Mantova e Torino), nel luglio 2008 viene dismesso dai ruoli per normale avvicendamento (mentre dal 1º gennaio 2008 non figurava più tra gli arbitri internazionali italiani).
    Suo padre, Claudio Pieri, era arbitro (137 gare in serie A) e fino a poco tempo fa è stato designatore per la serie C. Tiziano convive con Silvia, hanno due figli: Tommaso e Alessandra.
    fonte:wikipedia

    1. Il Milan è sceso in campo ‘sotto un diluvio universale’
      La serata non prometteva bene perchè Allegri aveva impostatato la partita puntando sul ‘peso leggero’ Bojan che fungeva da unica punta con alle spalle El Shaarawy schierato a destra(ad cabezam), Boateng al centro e Nocerino a sinistra.
      Si intravvedeva una sorta di modulo 4-2-3-1, dove a centrocampo fungevano da ‘medianacci’ De Jong coaudiuvato dal capitano Massimo Ambrosini.
      Laterali bassi di difesa Abate e De Sciglio ed al centro, quella che per mei è stata una gradita sorpresa positiva, la coppia Zapata-Yepes.
      Nel primo tempo le schermagle apparivano lente ed improduttive, da ambo le parti, forse anche a causa del terreno di gioco che, in alcune parti del campo, appariva paludoso frenando così, soprattutto, le discese dei veloci attaccanti del Milan.
      Infatti il bravo Roberto Donadoni aveva lasciato in panchina il suo velocista, Biabiany.
      Con questa mossa l’ex campione del Milan, quando ha visto ‘spompati’ i difensori laterali bassi, in particolare De Sciglio, ha fatto entrare l’ex interista e non soltanto è riuscito a far ottenere il pari al suo Parma, ma ha addirittura creato pericoli ad un Milan che fino a quel momento, limitatamente alla seconda frazione di gioco, avrebbe meritato di essere in doppio vantaggio. oppure addirittura in vantaggio di tre reti!
      Il punteggio più giusto doveva essere Parma-Milan 0-3 così come avevamo pronosticato.
      Ma nel calcio si sa chi sbaglia le occasioni clamorose, come quella fallita da Boateng, poi, per una strana legge calcistica, viene raggiunto e talvolta superato.
      E’ già andata bene perché non si è perso malamente la partita, ma ci è parso che Abbiati abbia fatto di tutto per farci raggiungere questo risultato negativo.
      Ancora luci ed ombre ma certamente ciò che mi rincuora sono le note positive che emergono per le conferme di El Shaarawy e De Sciglio.
      Mi ha convinto anche la prova di Bojan Krkic, limitatamente al finale del primo tempo e nel secondo tempo sino a quando è rimasto sul terreno di gioco.
      Progressi anche nell’affiatamento della coppia centrale difensiva, si vede che giocano assieme nella nazionale colombiana ed in Nocerino che nel secondo tempo, nella posizione di interno destro, ci è parso meglio integrarsi nel ‘giuoco’ di squadra.
      Purtroppo per ora, in questo modulo, non si può prescindere da De Jong ed Ambrosini. L’infortunio al capitano mi allarma in virtù della trasferta che il Milan farà in Russia. Speriamo bene!

    • Sheva7 il 29 Settembre 2012 alle 18:53

    ci voleva un tempo per capire che el92 deve giocare largo a sinistra?

  3. Nocerino all’ala. 😯
    All’ala sinistra fa cagare, mettiamolo all’ala destra magari è meglio. 😯
    C’ha i criceti nel cervello quel bastardo di Acciuga. 😯
    Faraone per un tempo a destra. 😯

    Abate e Boateng andate affanculo in coppia.

    • fabregas11 il 29 Settembre 2012 alle 20:23

    nelsone didia torna qui da noi!!! non ne posso più di mani di merda abbiati!!!

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