Vendere o non vendere? Questo è il problema!

Nell’ultima settimana, più che mai, in casa Milan si è presentato un problema di natura shakespeariana: vendere o non vendere? Offerte di qua, corteggiamenti di là, il Milan sembra essersi trasformato in una fonte a cui tutti cercano di attingere, in maniera più o meno convinta, per rinforzarsi. Come già successo in passato, il punto è decidere se resistere ad oltranza ad offerte spropositate, oppure valutare un possibile sacrificio per far cassa e mettere un po’ d’ordine in quei bilanci che ogni anno si è sempre costretti a ripianare.

Le offerte più invitanti per i rossoneri riguardano al momento Thiago Silva, giocatore straordinario su cui il Milan ha fondato la sua stabilità difensiva negli ultimi anni. Non è un caso che la sua assenza nella parte terminale del campionato sia concisa con una serie di debacle clamorose che hanno portato il tricolore sulle maglie della Juventus. Galliani ha annunciato di aver fissato un prezzo,50 milioni, non si sa se per spaventare e cercare di allontanare definitivamente gli acquirenti o come inevitabile prologo di una cessione imminente. Al momento nessuno ha raggiunto quel tetto, quella cifra che potrebbe far traballare anche la più solida barricata e portare ad un’ennesima, dolorosissima, separazione. E se l’offerta arrivasse? E’ chiaro a tutti, anche al tifoso più sentimentale a cui importa poco del bilancio, che davanti ad offerte faraoniche sarebbe difficile, impossibile resistere. Con cifre vicine a quella richiesta da Galliani,. sarebbe infatti possibile rafforzare comunque un reparto gravemente leso dalla partenza di Thiago, oltre che rinforzare la rosa in altri reparti.

La soluzione alternativa è quella di sacrificare altri giocatori, come Ibrahimovic o Robinho, che sono più avanti a livello di età ele cui partenze potrebbero essere più facilmente sopportate e digerite dai cuori rossoneri. Si potrebbe portare infatti, con un po’ di fortuna e qualche offerta interessante, all’incirca la stessa cifra nelle casse del MilanNon ci sono cessioni indolori, questo è chiaro, ma ce ne potrebbero essere alcune che farebbero meno male di altre. Anche perchè, probabilmente, nessuno dei due giocatori in questione farà mai parte di un progetto a lunga scadenza, cosa che in vece non si può dire per Thiago Silva il quale è stato già in passato accostato a campioni del passato che hanno condotto il Milan per mano portando al braccio la fascia di capitano.

Purtroppo per noi, tifosi milanisti, non finisce qui. Infatti, stando a quel che dicono le maggiori testate giornalistiche( la cui affidabilità e del tutto opinabile), ci sarebbero altri giocatori rossoneri sulla lista delle spesa dei ricchi di Europa. Gli ultimi ad aggiungersi sono Cassano e Boateng,proprio loro che sono stati la rivelazione del Milan degli ultimi anni. La partenza di Antonio sembra puro fantacalcio, a causa della stabilità raggiunta, una stabilità che cercava da anni e a cui molto difficilmente rinuncerà, se non quando sarà l’età ad imporglielo. Discorso leggermente diverso va fatto per Boateng, diventato oggetto dei desideri di Real e Manchester United. Il suo gioco e la sua personalità hanno colpito dritto al cuore i tifosi del Milan, che in poco tempo lo hanno trasformato in idolo; anche per lui il tutto è subordinato alle reali offerte che arriveranno, ma difficilmente Galliani si lascerà convincere.

La soluzione alternativa a quella di far cassa vendendo uno o più giocatori, è quella invece di resistere strenuamente fino alla fine di Agosto, trattenendo tutti a Milano e andando a fare mercato con qualche spicciolo e una cassa di biscotti. Il tutto sarà per l’ennesima volta subordinato alle reali volontà della società e del mister, e forse anche a quel summit ad Arcore che potrebbe aver tracciato le linee guida sulle quali si muoverà l’estate rossonera. Forse loro lo sanno già, ma noi per un’estate intera continueremo a chiederci: vendere o non vendere? Questo è il problema.

Il mio articolo sarebbe finito qui, con un’analisi più o meno condivisibile del futuro prossimo del Milan, se non fosse che per l’ennesima volta c’è qualcosa di esterno al calcio che dev’essere obbligatoriamente contestato. Si tratta ancora una volta, la seconda nello stesso anno, di Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale italiana che ha pensato bene di dire:

“Se a due squadre va bene un risultato sono affari loro. A volte, pensandoci bene, cosa devi fare? In alcuni casi si dice: meglio due feriti che un morto. Penso che ogni tanto sia anche giustificabile fare qualche conto”

Cosa dire? ci sarebbe tanto da dire e da criticare, perchè in questo caso non ci potrà essere nessuno dubbio shakespeariano: tra il condannare e il non condannare si deve per forza scegliere il condannare. Secondo la teoria de “il fine giustifica i mezzi”, per questo caro signore, che dovrebbe anche rappresentare l’Italia come capitano, nel calcio tutto sarebbe concesso: combine, biscotti, accordi sotto banco e, a questo punto, anche telefonate intimidatorie ad arbitri e assistenti (giacché ci siamo)!!!! Non gli è bastato subire sulla propria pelle accordi infami tra Danimarca e Svezia, che ci eliminarono meschinamente dagli Europei del 2004. Se questo per voi è calcio, se questo per voi è sport, bé allora io non ci ho capito niente e vivo in un modo che non esiste. Questa persona non mi rappresenta, e non potrà mai farlo in maniera degna. Non ci sono dubbi di sorta: criticare è l’unica cosa da fare.

12 commenti

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  1. Io sono molto aziendalista. Per offerte irrinunciabili vendo chiunque a patto che con quei soldi si rifaccia poi la squadra.
    Su Thiago silva capitano del futuro mi permetterei di dire questo: chi ha indossato la fascia prima di lui, mai avrebbe saltato un derby scudetto per pensare all’olimpiade con la sua nazionale.

    Buffon… beh. È uno dei classici giocatori protetti dai media italiani che lo spacciano ancora come miglior portiere al mondo… forse il capitano di una nazionale di un paese implicato nel calcioscommesse non poteva essere diverso…

    • lapaurafa80 il 28 Maggio 2012 alle 10:15

    Senza stadio di proprietà, vendere Silva a 40 mln e’ una priorita’.
    Nuovo slogan evoluto.

    E poi se ne reinvestono un 30%, il resto va a salvare un bilancio di un gruppo in enorme perdita.

    E si svegli il geometra Glandiani, basta sprechi, basta aumenti a Merdallegri, basta chiedere sforzi importanti alla proprietà. Si può fare mercato con poco.

    • boldi1 il 28 Maggio 2012 alle 10:27

    diavolino

    come al solito bisogna vendere al momento giusto i Big , con Kakà e Sheva è stato fatto ,
    adesso ha senso tenere un Ibra svogliato e non convinto del progetto di rinnovamento ?
    mai come quest’anno è necessario azzeccare le vendite e gli acquisti , le conseguenze potrebbero essere devastanti

    la verità è che è due anni che continuano a dire in via Turati che bisogna assolutamente arrivare ad un monte ingaggi lordo di 150 mil. annui in modo da avere più soldi da spendere per il mercato e i bilanci a posto

    bene in questi due anni non ci sono riusciti e se non vendono Ibra e Robinho dubito che ci riescano pure questa volta

    e poi Galliani e Silvio rilasciano dichiarazioni imbarrazzanti in cui dichiarano che la rosa del Milan è competitiva per la Champions , ma chi vogliamo prendere i giro i tifosotti ?

    questo è un anno di transizione in cui probabilmente saremo competitivi per il campionato con una rosa ridotta a 24 unità + 2/3 primavera altro che coppa

    a quando l’annuncio ufficiale dei reali obbiettivi ? a fine mercato sperando nei saldi di trovare l’occasione?

    1. Ma io mi accontento di essere competitivo solo per il campionato. La Champions è una utopia per questione di soldi finchè ci sono in giro gli sceicchi.

        • Bitcha il 28 Maggio 2012 alle 18:12

        mah a livello di competitività in Europa, fino a questo momento gli sceicchi/magnati hanno combinato ben poco (vedi Psg, vedi City che ha vinto solo quest’anno ma in Europa ha fatto cagare, mentre il solo Abramovich è riuscito a fare qualcosa quest’anno).

        E’ chiaro che dal punto di vista del mercato non hanno rivali, hanno più soldi di tutti, però poi per vincere non è che servono solo danari…

  2. Per quanto riguarda le cessioni il Milan non cederà proprio nesseuno a meno che, come più volte detto, gli acquirenti non si svenino per avere ‘pezzi pregiati’. Per quanto mi riguarda l’importante e che non vendano Antonio Nocerino. Un ragazzo ‘pulito’, semplice e modesto. Giocatore determinante all’economia del gioco di squadra. Questo in rapporto anche alle sue ultime dichiarazioni:-sono orgoglioso di vestire la maglia del Milan-. Per quanto riguarda Buffon purtroppo è, come quelli che si fregiano di uno scudetto di cartone, uno salvato dall’ondata di calciopoli. Vederlo capitano della nazionale mi fa disamorare del calcio. Giocasse nel Milan smetterei di seguire i rossoneri sino a quando, maleauguratamente, dovessi sopportare la sua presenza. Fortunatamente faccio meno fatica a non seguire la nazionale anche perché difficilmente Antonio Nocerino troverà posto. I tifosi si conquistano anche con dichiarazioni, come quelle di ‘schiaccianoci’ , che conciliano il mondo dello sport con la pulizia morale e la spontaneità dei sentimenti. Dell’altro, che purtroppo porta il cognome di Lorenzo Buffon, se le sue dichiarazioni non sono deliri quanto meno sono enormi stupidaggini.

    • yom il 28 Maggio 2012 alle 13:59

    Per me Buffon è poca cosa, un personaggio poco chiaro. Ha detto quello che ha detto per ( salvare) Conte? Che finalmente verrà indagato.

    • Bitcha il 28 Maggio 2012 alle 18:16

    innanzitutto se lo sceicco del Malaga ne offre 20 per Robinho, impacchettiamo con carta da pacchi dorata e nastro colorato, e lo portiamo in Andalusia diretto…. poi gli si offre Boateng, e con un’operazione del genere rischi di guadagnare poco meno gli stessi soldi di una possibile cessione del solo Thiago.

    Pensateci porcatroia puttana cazzo!!

    1. Senza usare ‘eleganti francesismi’ dico che al posto dei due campioni citati(anche se sono un poco indispettito con lo ‘sciagurato’ Robinho)ne vorrei altri altrettanto validi. Ma non ne vedo sul mercato a costi accessibili.
      Allora meglio puntare sui giovani della Primavere. Ce ne sono di ottimi e non soltanto De Sciglio.
      Non credo che la bettega carissima del Benfica possa cederci Axel Witsel scambiandolo con Taiwoo. Quindi puntiamo su Emanuelson laterale basso di sinistra con Didac Vilà come alternativa. Contrariamente al pensiero comune ritengo Luca Antonini un laterale destro difensivo più affidabile dell’ Ignazio Abate visto negli ultimi derby.
      Se il Milan non vende nessuno e riscatta Aquilani(solo se è integro fisicamente) allora qualcosa si vincerà nella prossima stagione. Naturalmente do per scontato l’acquisto di Acerbi. Certo per vincere la Champions ci vorrebbe ben altro!

    • yom il 28 Maggio 2012 alle 21:19

    Ma Pirlo in questi giorni si nutre di fiele?
    Ma quanto straparla!

  3. secondo me ci sono due cose da considerare:

    1) se davvero i nostri due campioni hanno mercato
    2) se vendendo uno di questi due potremmo comunque rimanere competitivi.

    1) thiago senza dubbio sì, ibra solo a prezzi irrisori. quindi se c’è da vendere vende lui.
    2) secondo me è impossibile acquistare sostituti all’altezza di quei due. il ridimensionamento ci sarebbe.

    insomma, io li terrei e visto che l’intenzione è di non spendere cercherei di costruire qualche soldino per giocatori di contorno, come stanno facendo d’altronde

    • Lampur il 30 Maggio 2012 alle 04:27

    Almeno smettessero di dire “questo è incedibile, quest’altro non si tocca”.
    Non prendeteci per il culo.
    ..e poi penseranno: “se la vinta il Chelsea, la Champions è comunque alla portata…”

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