Marco Pasquale Marchese

Marco Pasquale Marchese. Nato a Palermo, classe 1993. Rossonero non per passione, ma per fede. Laureando in Giurisprudenza, anche se avrei voluto studiare Storia dell'Arte. Ma poi come avrei spiegato ai professori che una giocata di Van Basten vale quanto un quadro di Caravaggio ?

Articoli dell'autore

Il futuro di Donnarumma

Quanto diavolo è noiosa la settimana (in realtà, purtroppo, le due settimane) in cui il campionato si ferma per lasciare spazio alle partite di qualificazione (o, peggio ancora, le amichevoli) della Nazionale? Dai, non prendiamoci in giro. Cosa c’è di peggio della domenica senza partite? Durante la sosta per le Nazionali si arriva a rimpiangere …

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L’amore ai tempi di Raiola

Senza dubbio l’immagine più bella che resta, nel cuore e nella mente (come si dice in questi casi), dopo la partita di venerdì sera è quella di Donnarumma che si rivolge prima ai giocatori in maglia bianconera e li apostrofa per ciò che in effetti essi, ontologicamente sono (o comunque diventano indossando quella maglia), e …

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Magnificat

Bacca

Nelle ultime partite Carlos Bacca sembra essere tornato a fare l’unica cosa che gli riesce discretamente bene: far gol. In una stagione, ancora una volta, non esaltante (ma non del tutto deprimente) e in cui sicuramente il colombiano ha reso al di sotto delle aspettative iniziali (con conseguente e breve tra dicembre e gennaio), Bacca …

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Incompetenti e incontinenti

Rivisitare gli orrori commessi Calvarese nella partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo è ormai anacronistico. Ci hanno già pensato le tivù e i giornali. Abbiamo visto più e più volte i quattro rigori che potevano essere concessi alla squadra di Di Francesco (di cui solo uno effettivamente è stato concesso) e abbiamo più e più …

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Fare un film

A volte le parole stesse – e il loro significato – possono suggerirci più di quanto non riescano a fare interi saggi o sterminate bibliografie su un determinato tema. La parola regista che, chiaramente, nella quotidianità, colleghiamo immediatamente alla figura di colui che dirige un film (quello che grida “Motore, azione!” e “Stop! Buona”), viene dal …

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Branca Branca Branca leon leon leon!

Viviano, Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini, Barreto, Torreira, Praet; Fernandes (dall’8′ s.t. Djuricic), Quagliarella (dal 26′ s.t. Schick), Muriel (dal 35′ s.t. Alvarez). Sembra l’inizio di una barzelletta, no? La più classica delle barzellette d’avanspettacolo anni 80, in cui c’è un tedesco onesto, un inglese irreprensibile, un francese permaloso e un italiano marpione che si approfitta di …

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La legge di Murphy

La legge di Murphy  è, nella sua formulazione originale, semplice e impietosa. E soprattutto, proprio perché semplice e impietosa, è vera. Se qualcosa può andar male, andrà male. Basta prendere, a titolo esemplificativo, la domenica da cani che hanno vissuti i milanisti: sconfitta, dopo il momentaneo vantaggio di Bonaventura, a Udine ( 0 punti nella …

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Capo Horn

Al minuto 57 della partita di lunedì sera tra Torino e Milan ho capito che le cose sarebbero andate bene per i nostri, nonostante fossimo ancora sul 2 a 1 per loro. Ho segnato questo momento nella mia agenda mentale e ho pensato “questa partita la vinciamo”. Forse avrei dovuto osare di meno e immaginare …

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Giurie popolari

Il giorno della vittoria della Supercoppa, un successo che ancora oggi, nonostante la fine delle vacanze, nonostante la sessione invernale degli esami e nonostante il freddo e la neve, riporta gioia, mette di buon umore e riscalda il cuore, qualcuno ha pensato bene, per l’ennesima volta, di citare il blog e un editoriale di poco …

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Mamma, ho perso l’aereo

Passare dalla provocazione alla banalità è un attimo. La tentazione c’era ed era forte, e io ci sono cascato con tutte le scarpe. Però non poteva essere altrimenti: quando, a cinque giorni dal Natale, ti capita di perdere un volo intercontinentale, il rimando al film con protagonista il giovane Kevin McCallister è naturale e quasi …

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Un allenatore mediocre

Già dopo la partita contro il Crotone – dopo il rigore scippato a Lapadula e sbagliato pietosamente a completamento di una partita disgustosa – avrei voluto (ri)parlare di Niang. Accanimento? Probabilmente sì. D’altronde avevo già parlato del giovane giocatore francese, precisamente il 21 settembre in un editoriale di cui metto agli atti i passi più “significativi”: …

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Closing fantastici e dove non trovarli

closing

Credo di non dire nulla di nuovo quando ammetto che delle vicende societarie del Milan ho smesso di occuparmene e di interessarmene già da tempo. Non che prima me ne occupassi con attenzione ed entusiasmo, intendiamoci. Sembrerà strano a dirsi, ma per discutere e argomentare seriamente argomenti seri servono competenze (serie). Più precisamente servono competenze …

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La classe operaia non va in paradiso

Ho sempre detestato la categoria dei criticoni. Quelli che, in cerca della prestazione, criticano la squadra nonostante il risultato. Quelli che, in cerca del risultato, criticano la squadra nonostante la prestazione. Quelli che, in cerca dei gol, criticano un attaccante nonostante l’impegno. Quelli che, in cerca dell’impegno, criticano un attaccante nonostante i gol. E così …

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Milan giovane e italiano (e fortunato)

Mea culpa. Mea culpa. Mea maxima culpa. Non resta che ripeterlo, in modo solenne e con vero e sentito pentimento. E lo ripetano quanti, come me, pensavano si trattasse del peggior incubo in cui potessimo, al fine, imbatterci. Vabbè, come al solito dovranno cercarsi col lanternino quelli che ammetteranno di non averci mai creduto, eppure …

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Punti sicuri, punti facili

La volta scorsa – credo giustamente – ho attribuito tutte le colpe e le responsabilità della sconfitta di Genova a Montella. Semplicemente perché non si celava alcuna ragione dietro le scelte iniziali della partita contro i rossoblù. Semplicemente perché, per le stesse (insensate) ragioni, il Milan aveva già rischiato di perdere la partita di San …

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Non faremo la fine dell’Inter

Dopo la vittoria, tanto inaspettata quanto goduriosa, contro la Juventus, ho cominciato a pensare a cosa avrei potuto scrivere nel mio prossimo editoriale. Forse del Milan dei giovani, forse di un Milan finalmente ritrovato in continuità di risultati, forse del Milan di Montella a due punti dalla Juventus di Dybala e Higuain. Forse anche di …

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Un cancro allo stadio

Perché dovremmo parlare ancora di Icardi? Insomma, nel nostro Bel Paese  da tre giorni non si parla d’altro. A dire il vero, da tre giorni non si parla d’altro se non di Icardi e dei suoi screzi con la curva nerazzurra e della cena americana tra Obama e Renzi (chi c’è, chi non c’è, come …

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